minilifting

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  1. clarissaelton
     
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    salve a tutti, ho sentito parlare di questo minilifting al viso che si effettua in anestesia locale. Il mio problema è il collo in cui si è formato un bel doppio mento che non sopporto. Volevo sapere se questo trattamento potrebbe essere risolutivo oppure è èiù indicata la liposuzione al collo, e se anche questa viene effettuata in anestesia locale. Qualcuno di voi si è mai sottoposto a questo tipo di trattamento? Io abito a Bologna ma non saprei a quale bravo chirurgo rivolgermi. Saluti
     
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    Ciao clarissa...purtroppo detto cosi non si capisce bene cosa sia meglio per te.
    Tendenzialmente sono super contro il lifting, che per quanto mini toglie sempre espressività. Vediamo se sei da lipo..
    Se vuoi saperlo manda foto a studio dell'immagine o alla mia mail: [email protected]

     
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  3. diamanteparis
     
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    Nonostante negli ultimi anni si parli molto di mini-lifting su riviste femminili o in siti pubblicitari, non dobbiamo mai dimenticare trattarsi di un intervento chirurgico a tutti gli effetti che consiglio da effettuarsi rigorosamente in anestesia generale , richiedendo con fermezza al chirurgo almeno due notti di degenza post-operatoria.Il termine "mini" é utilizzato, in modo commercialmente seduttivo, per definire un intervento che, secondo l'età del paziente o per come la sua morfologia ha reagito al tempo che passa, viene praticato interessando meno aree limitate del viso , con una estensione minore di incisioni, scegliendo vie d'accesso limitate, talvolta servendosi parzialmente di tecniche endoscopiche , e lavorando su piani diversi dei tessuti.
    Personalmente ho raccolto commenti di vari chirurghi seri che sorridono per l'uso di questo termine.Nulla é mai "mini" o "light" quando si parla di chirurgia.
    Intanto possiamo dire che il lifting ( dall'inglese tirare) ha conosciuto un susseguirsi di procedure che si sono aggiornate tecnicamente negli anni: semplificando diremo che la principale svolta é stata, credo una trentina di anni fa, quella che ad un certo punto si é compresa la necessità di scollare con il bisturi i fasci muscolari dalla struttura ossea in modo che essi potessero essere riposizionati e adattati al di sotto di quella "pelle" che, messa in tesione , ed eliminata nel suo eccesso tramite le incisioni, andasse a ridisegnare i contorni di un viso che ha perso tonicità .
    L'utilizzo di nuove procedure appartenenti alla medicina estetica e non alla chirurgia, come le infiltrazioni di varia natura , hanno reso molto rara la procedura del lifting "classico", cioé quello che interessa tutti e tre i terzi del volto, con incisioni che dal retro dei lobi delle orecchie ne percorrono il profilo, passano per le tempie e attraversano la fronte.
    L'effetto di quei visi che hanno perso mobilità ed espressione dopo un lifting, come accadeva a certe attrici degli anni '60 , '70 ed '80, oggi non é per fortuna più riscontrato, sopratutto in area europea.
    La chirurgia ha destinato anni di esperienza e ricerca per limitare l'invasività, correggere in tempi diversi e puntualmente cedimenti localizzati, limitare le tensioni e l'exeresi ( rimozione di tessuto), scegliere spesso di "rimpolpare" piuttosto che semplicemente "tirare", e ridurre l'importanza dei postumi operatori.
    Il lifting più praticato oggi, quello teso a riportare indietro le lancette del tempo all'apparenza di un viso di buona decina d'anni circa, e che nella vita puo' anche essere ripetuto due volte, potrebbe essere indicato a persone intorno ai 45 anni, in buona salute psico-fisica generale, aspettative realistiche, con peso normale o in seguito ad importante dimagramento.
    A mio parere, nonostante la prudenza che mi é cara a proposito del tema chirurgia estetica, ricorrere ad un lifting limitato al terzo centrale del volto ( guance, area nasolabiale e occhi ) non troppo avanti con gli anni, puo' permettere a molti di noi , di accettare l'invecchiamento in modo preventivo e meno traumatico di quello che un lifting necessariamente molto più invasivo potrebbe imporre a 60 anni.Un altro aspetto per me importante é che sottoporsi molto tardi ed improvvisamente ad un lifting offre risultati troppo spettacolari e improvvisi che non possono passare inosservati ne à noi stessi né agli altri, con conseguenze talvolta di rifiuto e disagio.
    Personalmente ho avuto due esperienze di lifting a distanza di 10 anni, con procedure identiche, che a me hanno dato in entrambi i casi tanta soddisfazione quotidiana .
    Il termine con cui questo tipo di lifting é chiamato , se voleste saperne di più tramite il net ,e capire su che aree agisce e con quali incisioni é MACS LIFT, per ragioni promozionali la paternità di questo lifting sarebbe attribuita ad un chirurgo belga ; in realtà é esattamente cio' che tanti altri chirurghi italiani praticano con abilità e buon senso da anni, ciascuno seguendo la propria manualità ed esperienza, la prova é che il mio intervento non é stato effettuato da lui.
    Raccontero' di questa mia esperienza in un altro post :" Il mio lifting".

    Edited by diamante nero - 24/11/2012, 16:59
     
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  4. tao2
     
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    Come dobbiamo valutare allora l'intervento svolto in anestesia locale (ma di durata di 2-3 ore) con immediata dimissione della paziente (paziente che a metà intervento dice di essere anche stata ristorata con un caffè)? Il chirurgo lo definisce appunto mini-lifting, e assicura che lui agisce non solo sulla pelle ma anche sullo smas.
    Mi piacerebbe leggere qualche opinione seria al riguardo.
     
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  5. diamanteparis
     
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    Per esperienza personale sconsiglio vivamente un intervento di questo genere in anestesia locale accompagnata da sedazione se l'obbiettivo é semplicemente quello di dimettere il paziente la giornata stessa, illudendolo che i postumi operatori siano irrilevanti.
    Lividi, ematomi ed una temporanea perdita della sensibilità delle aree interessate, sono postumi realistici per giorni e settimane, anche per interventi eseguiti in endoscopia e con l'uso di endotine. Non dimentichiamo neppure che i tempi di guarigione variano a seconda dell'età e dello stile di vita del paziente, ad esempio per i fumatori ( che devono imperativamente smettere di fumare almeno un mese prima e uno dopo l'intervento) il ritorno ad un aspetto normale puo' essere molto rallentato.
    Perché questa ossessione nel non voler consigliare nemmeno una notte sotto controllo medico ( o paramedico), se non per rendere più competitivo un preventivo?
    Una notte in clinica varia da 180 a 400 euro, non valgono la sicurezza di un riposo totale per 24 ore e sentiri più tutelati, anche semplicemente evitando movimenti inutili ?
    Non priviamoci di questo confort, inseriamolo nel nostro budget, e diffidiamo da quegli operatori che non sono neppure organizzati per questo.
    Un face lift ( mini o parziale che sia) non é proprio un intervento ambulatoriale, e non per la durata dell'intervento, perché ad esempio un trapianto di capelli (tecnica F.U.E. o F.U.T.) pur richiedendo una mega sessione anche di 7 ore in anestesia locale, puo'essere effettuato in day hospital.

    Vorrei tanto conoscere il nome del chirurgo che interrompe un intervento per far ristorare la paziente con un caffé..!
    Complimenti a chi ha inventato questa boutade comicissima... che puo' indurre la gente a confondere il gesto chirurgico con quello dell'estetista.

    Edited by diamante nero - 24/11/2012, 17:03
     
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  6. tao2
     
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    Diamante nero, mi trovi assolutamente d'accordo! Quando leggo di pazienti rispedite a casa dopo una lipo o una masto+ tanto per poter dire "io ti faccio pagare meno del dr.X o del dr.Y" mi cadono le braccia.
    Ma quella del caffè non me la sono inventata: la cosa è stata raccontata dalla (presunta?) paziente nella sezione ora scomparsa del forum Alfemminile dedicato alla chirurgia estetica, e dell'episodio era protagonista un chirurgo toscano; ho scritto "presunta" paziente perchè le testimonianze su questo chirurgo troppo spesso hanno tutta l'aria di essere pubblicità.
     
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  7. diamanteparis
     
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    Tramite i siti di alcuni chirurghi, riusciamo perfino a "soppesare" quanto il professionista sia più a suo agio con i famosi "ritocchi della pausa pranzo" (orrore!) , dunque con la medicina estetica, piuttosto che con procedure chirurgiche da sala operatoria.
    Quando non correttamente specificata la divisione delle due famiglie di intervento, chirurgia e medicina estetica , e facendoci invece cliccare su parti del corpo, impariamo ad osservare anche quello che fra le righe comunica il chirurgo: se si parla sopratutto di botox, fillers, laser, e di day hospital ( magari nello studio del chirurgo stesso) é chiaro che se- a pié di lista e magari senza nemmeno foto di casi operati-figurano pure rinoplastica o mastoplastica, non é probabilmente l'indirizzo più indicato...!


     
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  8. tao2
     
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    E se il chirurgo non ha un suo sito? Ci sono persone che vedono la cosa con favore, perchè secondo loro questo testimonia che il chirurgo "non vuole farsi pubblicità". Mah... a me sembra che un sito fatto con serietà serva ad informare, non a pubblicizzarsi. Certo alcuni siti meriterebbero di entrare in un'antologia dell'esibizionismo, ma sono a loro volta indicativi, e il paziente prudente secondo me dovrebbe essere indotto a girare al largo.
     
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  9. diamanteparis
     
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    Infatti é una vicenda controversa...Per lungo tempo ho considerato istintivamente più "seri" in quanto meno commerciali i chirurghi che scelgono di non avere visibilità promozionale, contando sulla propria fama e attività svolta spesso in parallelo all'interno di strutture sanitarie pubbliche .Poi mi sono resa conto che molti di questi, godendo di quella famosa "copertura" del tipo "consigliato da un collega", o dall'aurea conferita da una carica istituzionale, potevano esimersi dal pubblicare i risultati dei propri lavori ed evitare il gioco della concorrenza, che, fortunatamente per noi pazienti, vive anche di una certa esposizione sotto gli occhi di tutti.
    Insomma, quella "discrezione" da baronato di categoria non é sempre confortevole in quanto non offre a "San Tommaso" nessun parametro visibile di giudizio.
    Diversi anni fa, a Torino, era molto famoso e rispettato un chirurgo estetico e dermatologo , primario all'ospedale Molinette, carica cui affiancava l' attività privata (con onorari piuttosto esclusivi).
    Dopo avermi visitato in studio ( questa la procedura sottointesa per accellerare i tempi e accedere facilmente all'intervento convenzionato) mi rimosse in ospedale e con una settimana (?) di ricovero , alcuni nevi "a rischio" sul dorso e su un gluteo, con incisioni estremamente grossolane dal punto di vista estetico ( richiesero anni dopo una revisione). Forse, in sala operatoria, non fu nemmeno lui ad operarmi.
    E' stata la prima e unica volta che ho fatto ricorso ad un intervento in ambito mutualistico che prevedeva anche risvolti estetici.Cito l'esperienza solo per sottolineare come feci fiducia al personaggio unicamente per "voce di popolo".
    Da allora, specialmente all'estero e attraverso una lettura meno provinciale dell'operato di un chirurgo estetico, mi interesso esclusivamente a professionisti che pubblicano fotografie di un gran numero di casi, scartando rigorosamente coloro che scarseggiano in qualità fotografica od informazioni puntuali.La consuetudine di esporsi tramite una visibiltà generosa di immagini del prima e dopo, corredata da testi di commento su ogni singolo caso, é senza dubbio recente in Italia, ed é stata influenzata dagli americani che, pratici e senza falsi pudori, hanno aperto la via anni fa a questa modalità.
    Direi, in conclusione, che ( eccezione legata alla specialità in questione) , ad un chirurgo estetico si chiede oggi di mostrare senza tanta "discrezionalità", su internet ,quello che sa fare, in che modo, con quali tecniche e numero di interventi eseguiti, e orientativamente a che prezzi.
    Ho apprezzato in modo particolare il sito del Dr.Robotti di Bergamo, per la qualità delle immagini e dei commenti diagnostici specifici, nonché per le ragioni che lo hanno spinto a realizzare tale sito e per quali motivi ha vinto questa reticenza.

    Edited by diamante nero - 10/12/2012, 01:32
     
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  10. Stefanie
     
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    Salve a tutti ...sto cercando un ottimo chirurgo x un lifting al viso e blefaro superiore ... ho visto ANGELO VILLA che e' il proprietario di Villa Letizia ... qualcuno ha esperienze dirette con questo chirurgo ?

    La sua segretaria dice che e' il migliore x il lifting a Milano e che non ha mai fatto pubblicita' in quanto si' e' sempre occupato solo di personaggi famosi ... ma io non trovo riscontri ...

    Vedo nei prossimi giorni Gasperoni Carlo e Gallucci Marco.

    Consigli ? .. sperienze dirette ?
     
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9 replies since 4/9/2012, 01:51   4574 views
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